Commemorazione a Noto e Modica – 22 settembre 2024
Commemorazione a Noto e Modica – 22 settembre 2024

Commemorazione a Noto e Modica – 22 settembre 2024

Una Lapide e una Targa per l’Eccidio del 1474

Il 7 ottobre 2023, le città di Noto e Modica hanno vissuto momenti di intensa commozione con la cerimonia di svelamento di una lapide e una targa commemorativa dedicate all’eccidio del 1474, una tragedia avvenuta 550 anni fa. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), ha voluto ricordare un episodio poco conosciuto ma di grande rilevanza storica, che segnò l’inizio di una lunga stagione di persecuzioni culminata con la cacciata degli ebrei dalla Sicilia nel 1492.

L’Eccidio del 1474: Un Massacro Dimenticato

Nel 1474, la comunità ebraica di queste città siciliane fu vittima di un violento eccidio, un massacro alimentato da pregiudizi antisemiti e tensioni sociali. Le radici di questo odio, come ha sottolineato Noemi Di Segni, presidente dell’UCEI, si possono rintracciare nella profonda intolleranza religiosa che attraversava l’Europa del tempo. Questo orrore, non isolato, fu solo uno degli episodi che preannunciò gli editti di espulsione del 1492, quando gli ebrei furono forzatamente allontanati dalla Sicilia e da altre regioni sotto il dominio spagnolo.

La cerimonia di commemorazione a Noto e Modica ha voluto recuperare la memoria di questo tragico evento, riaccendendo la consapevolezza storica e culturale sulle persecuzioni subite dalla comunità ebraica nel Meridione. Noemi Di Segni ha sottolineato come il ricordo dell’eccidio del 1474 non sia solo un atto di memoria, ma un’opportunità per affermare la verità storica e riflettere sulle origini dell’odio antisemita. “Rivivendo quel tragico evento”, ha affermato, “siamo in grado di comprendere la portata di orrore e violenza che allora, come oggi, continuano a generare distruzione.”

La Collaborazione tra Istituzioni Locali e UCEI

L’evento di commemorazione non sarebbe stato possibile senza l’impegno delle autorità locali. Corrado Figura, sindaco di Noto, e Maria Monestieri Caschetto, sindaca di Modica, hanno lavorato insieme all’UCEI per rendere possibile questo momento di riflessione pubblica e collettiva. Di Segni ha espresso la gratitudine della comunità ebraica italiana per il supporto dei due sindaci, sottolineando che “non è affatto scontato che un invito a intraprendere un percorso di memoria venga accolto con tale dedizione e sensibilità.”

L’obiettivo di questa iniziativa non era soltanto quello di ricordare le vittime del passato, ma anche di recuperare una parte del tessuto socio-economico e culturale che la comunità ebraica aveva contribuito a costruire nel sud Italia. “La presenza ebraica”, ha aggiunto Di Segni, “allora come oggi rappresenta una sfida per la convivenza e per il dialogo interculturale.” Il contributo degli ebrei allo sviluppo economico e culturale della Sicilia fu fondamentale e, nonostante le persecuzioni, le loro tracce sono ancora visibili in molte città dell’isola.

La Memoria come Responsabilità e Impegno Attuale

Il messaggio centrale dell’intervento di Noemi Di Segni è stato quello di sottolineare come la memoria non debba rimanere confinata al passato, ma debba tradursi in responsabilità e impegno attuale. In un mondo in cui l’antisemitismo e altre forme di odio continuano a proliferare, è fondamentale mantenere viva la memoria di questi eventi per evitare che si ripetano. Di Segni ha messo in guardia contro i pericoli di legittimare odio e violenza, tracciando un parallelo tra gli abusi di potere religiosi e politici del passato e le sfide che il mondo contemporaneo continua a fronteggiare. Ha inoltre evidenziato come, oggi, la strumentalizzazione della religione e del potere statale, che un tempo fu perpetrata dalla Chiesa, sia ora ripetuta da alcune leadership, facendo riferimento alla situazione in Palestina e ad altre teocrazie contemporanee.

“È necessario prendere coscienza degli abusi”, ha concluso Di Segni, “prima che essi trascinino con sé la politica e l’accademia, incapaci di comprendere fino in fondo la pericolosa deriva in cui siamo coinvolti.”

Verso un Futuro di Conoscenza e Dialogo

L’evento a Noto e Modica è stato un momento di grande riflessione, ma anche un punto di partenza per nuove iniziative volte a promuovere la conoscenza e il dialogo interculturale. La speranza è che, attraverso il recupero della memoria storica e la collaborazione tra istituzioni locali e comunità, si possa costruire una società più consapevole e inclusiva. La lapide e la targa commemorative non sono soltanto un ricordo del passato, ma un monito per il futuro: un richiamo a non dimenticare le radici dell’odio e a promuovere attivamente la pace e la convivenza tra culture diverse.

La Sicilia, con la sua storia complessa e le sue radici multiculturali, può essere un esempio di come la memoria storica possa diventare un motore di convivenza e di risveglio culturale, non solo per la comunità locale, ma per tutta l’Italia e oltre.

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Rassegna Stampa 22 Settembre- Noto e Modica

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